Marosi Stromboli | Trasparenza
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Ai sensi dell´art. 9, comma 2 del Decreto Legge 8 agosto 2013 n. 91 si pubblicano i dati relativi agli incarichi amministrativi ed artistici di vertice e di incarichi dirigenziali, conferiti e sanciti dall’Atto costitutivo della Associazione Culturale Marosi.

 

Il direttivo dell’Associazione Culturale Marosi è stato eletto a Napoli  il 13.5.2019 e sarà in carica a durata illimitata. L’Associazione e il consiglio direttivo potranno essere sciolti con deliberazione dell’Assemblea straordinaria ai sensi dell’art. 7 dello Statuto dell’Associazione.

 

 

Giulia Ferrato Presidentessa

 

Anna Basti Vicepresidentessa

 

Mario Leombruno Segretario

Tutti gli incarichi sociali sono svolti a titolo gratuito

 

 

 

Curriculum vitae:

Giulia Ferrato PHD

RICERCATRICE – COREOGRAFA – ART CURATOR

Parallelamente alla laurea in Scienze Politiche (2006) e al dottorato (PHD) in African Studies (2011) presso L’Università L’Orientale di Napoli, si forma come danzatrice e performing artist (danza e teatro) fin dal 1995. Tra gli artisti che hanno influenzato il suo percorso ci sono: Maria Munoz e Pep Ramis, German Jauregui, Raffaella Giordano, David Zambrano, Frey Faust, Kirstie Simpson, Wim Vandekeybus, Inaki Azpillaga, Peter Jasko, Francesco Scavetta, Claudia Dias e John Ashford. Nel 2010 è parte di “Scritture per la danza contemporanea”, corso biennale diretto da Raffaella Giordano. Nel 2013, è selezionata per  IFA mentoring project (Polverigi) dove è vincitrice con il solo This Place. Nel 2015 segue l’intensive course in coreografia alla SNDO (Amsterdam). Nel 2017 segue i corsi introduttivi in pedagogia del movimento a cura di Choronde (Susanna Odevaine). Dal 2005 danza per: Felix Ruckert, Marika Rizzi e Laura Frigato, Giorgio Rossi (Arezzo Waves), Alessia Scala, C.ia Danza Flux (Fabrizio Varriale), Claudia Dias (prémiere Fundaciò Bilbao, 2014). E’ autrice di Senza-un-filo-d’erba (2010), Da A ad H (2011), This Place (INTEATRO Festival 2013, ‘Vetrina della giovane danza d’autore-Azione del Network Anticorpi XL 2014). Tra il 2013 e il 2017 prende parte a progetti dove la composizione istantanea e i processi di collaborazione collettiva costituiscono il centro (L’Asilo (Napoli); Sharing project Napoli; Ab-Ovo Track; What you you what). Nel 2015 fonda Marosi Stromboli, progetto transdisciplinare per promuovere il concetto e la pratica dell’alta formazione e la ricerca artistica – in particolare danza e performance – nel Sud Italia. Marosi vuole essere un Festival sui processi di creazione in stretta relazione con il territorio, fondendo etnografia, danza, visual e sound arts. Dal 2017 il progetto diventa un Festival internazionale indipendente dedicato ai processi di creazione artistica e ai territori di cui diviene curatrice e direttrice artistica affiancata da un team di artisti. Nello stesso periodo Marosi Stromboli amplia i suoi orizzonti con percorsi dedicati alla pedagogia dell’arte e del movimento per l’infanzia e percorsi per non professionisti, che porta avanti sull’isola ma anche in contesti urbani (Napoli). Fino al 2011 ha avuto una intensa carriera accademica, lavorando su Mobilità, Migrazioni contemporanee, Urbanizzazione, Rifugiati, Analisi delle Reti, Transnazionalismo, Diaspora, Minoranze etniche, Violenza e interazione sociale. Si è occupata principalmente di comunità somale in Sudafrica, dove ha ha viaggiato per tre anni impegnata in ricerche sul campo, collaborando con l’Università di Witswatersrand a Johannesburg, lo Scalabrini Refugee Centre a Cape Town, l’Università Orientale di Napoli e l’archivio delle Memorie Migranti a Roma. In tutta la sua ricerca ha ibridato forme e metodologie di ricerca accademica e artistica. I suoi contributi sono apparsi su riviste internazionali e in conferenze in Italia e in Europa.

 

Anna Basti

Diplomata presso la Scuola di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma, prosegue la sua formazione partecipando al Corso di Perfezionamento per Giovani Danzatori, curato dall’Aterballetto, dove ha la possibilità di conoscere ed approfondire lo studio della danza contemporanea. Continua i suoi studi a Parigi con, tra gli altri, Corinne Lancelle, Carl Portal e Wayne Byrn. Dal 2003, dopo aver lavorato nel Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera, comincia la sua collaborazione con diverse compagnie di danza contemporanea e di teatro fisico.

Dal 2013 affianca all’attività di interprete un proprio percorso di ricerca, che porterà al primo studio per Moto perpetuo_prima deviazione, presentato ad Appunti coreografici per DNA_RomaEuropa Festival e inserito nel progetto Nuove Traiettorie, curato dalla rete AnticorpiXL. Nel 2014 Moto perpeto_prima deviazione viene selezionato per la Vetrina della giovane danza d’autore. Con Chiara Caimmi avvia il progetto di ricerca Relax_nothing is under control, incentrato sugli effetti dei dispositivi di controllo sui nostri corpi ed ospitato in residenza nel 2017 da Macao_Milano, l’ex Asilo Filangieri_Napoli e Carrozzerie Not_Roma (rassegna Cikorea). Nel 2018 gli stessi temi vengono trattati da un punto di vista più intimo e declinati in forma di performance nel successivo progetto: Unlock, ad oggi presentato come work in progress all’interno di Inteatro Festival 2019, con il sostegno di quest’ultimo, di Centrale Fies e KOMM TANZ/Teatro Cartiera residenze Compagnia Abbondanza/Bertoni e di Muta Imago. Dal 2017 collabora con la Scuola Romana di Circo, in qualità di insegnante di movimento per il corso di formazione professionale. Nel 2019 nasce Le classique c’est chic, un progetto di rilettura e decolonizzazione della tecnica classica accademica e dell’immaginario che l’accompagna, rivolto sia a corpi alfabetizzati rispetto ai linguaggi coreutici (expérimentes) che non (débutants). Nel 2020 è cofondatrice, insieme a Chiara Caimmi, Daniele Spanò, Luca Brinchi, Salvo Lombardo, Daria Greco, Federica Zacchia e Pietro Monteverdi, di OSTUDIO, spazio di lavoro ed esperimento di coabitazione artistica.

 

Mario Leombruno

GIORNALISTA PROFESSIONISTA – DOCUMENTARISTA – FORMATORE

Si occupa prevalentemente di temi sociali, Diritti Umani e storia contemporanea. Come autore ha realizzato i documentari “Napoli, caos dentro” e “A trip through Water and Stones” (committenza UNESCO), “Terrapromessa” (Premio Tikinò, menzioni speciali al festival internazionale di Noida e al Faito Film Festival, selezione Terra di Tutti Film Festival, selezione Ischia Film Festival, selezione AstraDoc), “Non è un Paese per Neri” (selezione Festival Cinema e diritti, Dinamofest, Ariano Folk Festival, Storie d’Africa), “Kosovo me fat? Frammenti di uno stato nascente” (selezione Festival del Cinema dei Diritti Umani di Napoli), “Senza Paura” (committenza Lega Nazionale delle cooperative Sociali). Come coautore ha realizzato insieme ad Aldo Zappalà ed altri “Magnifiche – Storia e storie di Università” (Rai Storia), “AMERICANS 1943-45, Napoli a stelle e strisce” (Rai Storia), i documentari della collana “Seconda Guerra Mondiale – Storia e Storie” presentata da Vittorio Zucconi (Gruppo Espresso/Repubblica), nonché “Camorra e bande criminali nella città di Napoli”, “Ndrangheta. Quando la famiglia è criminale”, “Cosa Nostra, cosa era, cosa è” della serie “Storia criminale” (RAI-La Storia Siamo Noi)), “Bagnoli, il Cuore e l’Acciaio” (RAI-La Storia Siamo Noi), “Luisa e le operaie: una storia in tempo di autarchia” (RAI-La Storia Siamo Noi), “Ogni nave ha bisogno di un porto” (selezione Ischia film Festival), “Bentornato Petriolo”; con Francesca Amitrano ha realizzato il documentario “Noi siamo di più” (Picomedia srl). È membro del comitato direttivo del Festival del Cinema dei Diritti Umani di Napoli, di cui coordina il concorso cinematografico e i rapporti con autori e distributori. Da sempre affianca al lavoro da documentarista, quello di formatore per adulti e ragazzi, collaborando con Save The Children e altre associazioni alla realizzazione di laboratori di videomaking, radiofonia e consapevolezza sui Diritti Umani. Dal 2020 collabora con la cattedra di “Strategie e tecniche delle produzioni crossmediali”, di cui è cultore della materia, nell’Università di Napoli Suor Orsola Benincasa.