Atlas 1.0
L’immagine fotografica lascia una traccia che è al contempo gesto artistico, memoria e documento. La fotografia resta, viene divulgata nei libri e nelle cartoline, in formato digitale è potenzialmente alla portata di tutti, viene scaricata e diffusa nel mondo.
La performance, invece, si caratterizza per la sua caducità, un attimo dopo potrebbe non esistere più. La sua fruizione implica la formazione di “un’assemblea” in cui gli spettatori sono chiamati a testimoniare la sua esistenza.
Cosa definisce l’intensità del “gesto” e come possiamo trasferire il movimento in un oggetto bidimensionale come la fotografia? E come questo oggetto può trasmettere la geografia dei corpi, portando i corpi a danzare, a muoversi, ad agire?
Coinvolgendo insieme artisti provenienti sia dall’ambito performativo della danza che da quello delle arti visive della fotografia costruiremo insieme una “zine”, una piccola pubblicazione collettiva, lavorando insieme alla narrazione un racconto di un luogo, veritiero o immaginifico che sia, intorno all’esperienza di Marosi.
INFO
Il workshop prevede la realizzazione di una fanzine collettiva da parte dei partecipanti.
Ai partecipanti sarà consegnata nei giorni precedenti il workshop una lista di oggetti e esperienze da riportare in immagine fotografica o testuale (la produzione del materiale fotografico potrà essere sostenuta con strumenti di ripresa elementari come cellulari e piccole digitali).
Durante il laboratorio saranno introdotti ai partecipanti le diverse pubblicazioni della biblioteca temporanea allestita per il laboratorio: con l’esempio delle pubblicazioni si tracceranno diversi stili e linguaggi editoriali.
Seguirà una fase di progettazione della pubblicazione collettiva con i materiali prodotti, affrontando sessioni di editing e impaginazione dei materiali, e di successiva stampa, per arrivare alla produzione di una maquette.
L’obiettivo del laboratorio è l’analisi e la costruzione di modelli narrativi attraverso l’utilizzo di testo e immagini.
Si rivolge ad artisti interessati alla ricerca provenienti da danza, performance, fotografia, teatro, arte visuale, suono e musica ma anche a comunicatori.
JOIN
• Full Fee: 80 euro (Deadline 10 Agosto)
• Early Bird: 50 (Deadline 10 Luglio)
• Offerte Speciali disponibili se:
> Frequenti più di un workshop
> Vieni con il tuo gruppo di ricerca/compagnia (- 25% di sconto sulla Full Fee)
Invia il tuo CV o una breve Bio a marosinstromboli@gmail.com, con Oggetto Atelier of zine making, allegando una lettera di motivazione, rispondendo alla domanda: A chi appartieni?
CURATORS
Alessia Bernardini
è nata nel 1979 a Milano, è fotografa e book maker. Dopo la maturità classica, ha cominciato a lavorare con la fotografia in ambito artistico, sociale, accademico e commerciale. Una delle finalità principali del suo lavoro è di coniugare la ricerca artistica con quella sociale. Questo percorso la porta nel 2008 a fondare con Francesca Marconi, “Tutamondo” collettivo artistico attivo fino al 2012 nella progettazione e conduzione di interventi di arte per lo sviluppo sociale in contesti urbani. Negli anni, il suo percorso fotografico l’ha portata a concentrarsi sulla creazione di una narrazione visuale composita e personale, restituita soprattutto attraverso i processi della stampa e delle autoproduzioni. La poesia è il mezzo che usa per affrontare temi antropologici, sociali e personali. Tra i suoi lavori: “Anywhere but exactly here – a poster exhibition”; “Becoming Simone” (libro auto-prodotto nel 2014 in 250 copie che ha ricevuto riconoscimenti nazionali e intenzionali); “Untitled Napoletano”; “Otium+” e “Nutbook”. I suoi lavori sono stati esposti sia in mostre personali che in ambito collettivo e a collaborato con diverse testate nazionali e internazionali.
www.alessiabernardini.com
Michela Palermo
Michela Palermo è nata nel 1980. Dopo aver conseguito la laurea in Scienze Politiche presso l’Università di Bologna, ha frequentato il General Studies Program presso l’International Center of Photography di New York. Si specializza nel self-publishing, conduce workshop di fotografia, creazione e auto-pubblicazione del libro fotografico. Dal 2016 e’ curatrice di Graffette, un progetto di ricerca sull’editoria fotografica indipendente che si concentra sull’accessibilità e la fruibilità di pubblicazioni editoriali anche e soprattutto al di fuori di circuiti istituzionali. Vive a Palermo dove è fra i collaboratori di MINIMUM Studio, uno spazio dedicato all’immagine fotografica contemporanea.
www.michelapalermo.com